domenica 20 febbraio 2011

MEZZA MARATONA A 5 CERCHI 19 Febbraio 2011 Pragelato


foto MEZZA MARATONA A 5 CERCHI

Dal racconto dell'OrcoPinoR
Le prime edizioni di qualsiasi gara sono qualcosa di speciale.
Gli organizzatori sono alla prima e ci mettono l'anima per riuscire nell'impresa. Poi non sai mai se ci sara' una seconda edizione. Quindi, alfine tutti, organizzatori e atleti sono tesi, eccitati e gagliardi.

L'avviso di questa 1'edizione la troviamo io e Vittoria alla partenza della Racchette in Valle svoltasi sempre a Pragelato due settimane fa.
Avvisati GliOrchi, siamo in 3 ad iscriverci;Pino, Mauro e Andrea.
Attendiamo l'ultima settimana prima di formalizzare l'iscrizione, Mauro per la mezza e Pino e Andrea per la 10,5km.
La gara si svolgerà il 19 Febbraio 2011, cosi che si prefige un sabato con ingredienti naturali ; corsa, neve, luna, sudore, agonismo, doccia, risate, birra, pizza.
Mix perfetto per GliOrchi.

Arriviamo in una Pragelato assente e con poco movimento. Strano visto che queste dovrebbero essere il periodo delle settimane bianche.
I giornali con grande battage, riportavano che gli operatori turistici hanno portato in valle un cospicuo gruppo di turisti delle terre dell'EST. Noi non si vede nessuno, che siano in qualche piola a prosciugar altrui cantine ?.
Neanche l'ombra di guerrieri Britanni dacchè il vallo di Adriano è crollato. Da queste parti in inverno, se ne vedevano parecchi. Sarà l'effetto della crisi.

La località di ritrovo della partenza non è Pragelato ma una borgata che sale su per la Val Troncea . Frazione PLAN presso il centro dello sci di fondo.

Ci portiamo alle iscrizioni poste presso la biglietteria dello sci di fondo. Incontriamo Vittoria e Grazia, l'atmosfera è serena e conviviale.
Troviamo alle iscrizioni Daniele Fornoni neo-selezionato della nazionale italiana di TrailRunning ed il mitico Paolo Bert vincitore della SkyMarathon 3Rifugi ValPellice 2009-2010.

Mauro è sicuro che non si tratti di Bert. Insiste che Paolo Bert è molto più alto.
Non posso che confermargli che trattasi proprio del mitico atleta. Quando si è grandi anche la tua altezza reale ci guadagna.


Splendidi atleti
di classe olimpica
metà uomini,
metà eroi
I nomi ripetuti
su albi d'oro
in insegne
indelebili


La neve a Plan e' caduta lo scorso fine settimana, e l'innevamento generale è buono.

Andiamo a controllare la consistenza della pista di fondo dove si svolgerà la gara. La verifica ci soddisfa parecchio e ognuno scegli le scarpe più consone.
Andrea opta per le scarpe chiodate da cross con i chiodi lunghi.
Pino sceglie uno scarponcino Mid Salomon con catene.
Mauro un paio di vecchie Trabucco Asics.
Daniele lo vediamo con le pantagrueliche OKKA..!!!!
Altri atleti con normalissime scarpe da strada...

Insomma tutto il Pantheon delle tipologie di scarpe questa sera saranno utilizzate.

Prima della partenza ci concediamo un thè presso il ristorante AL MULINO dove pensiamo di cenare dopo la gara.
La partenza, causa i non previsti numerosi partecipanti circa 120, e' posticipata alle 18.30 anzichè  alle 18.00.
Un breve riscaldamento sotto l'enorme pallone, qualche foto di rito ed è ora della partenza.
Il percorso da Plan si porterà a Pragelato, ritornerà a Plan e poi all'ultimo gabbiotto del controllo biglietteria in Val Troncea tornerà indietro.
Per chiudere la 10,5km basta un giro, mentre per la mezza ne occorreranno due.
Quindi partenza a tutta birra in discesa verso Pragelato.
Si corre bene, sul perfetto fondo fresato della pista delle XX Olimpiadi invernali di Torino 2006.

La luna, leggermente nascosta da delicate nuvole, illumina il percorso e le lampade frontali si potrebbero spegnere.
I caldi vapori emessi dagli atleti fanno somigliare questo serpentone di umani in un treno di sbuffanti Urukai in corsa.

Rari turisti ci incitano nei pressi del Trampolino olimpico di salto con gli sci...i pensieri scorrono lenti e come dice il mitico Nerio 'La testa inizia a galleggiare'. La fatica non esiste, un leggero stato di benessere in un ripetersi diseguale di movimenti.
La neve abbraccia tutto e rende tutto perfetto, in natura tutto è al suo posto, nessun inganno.

Leggere salite segnalate da bocce ricolme di nero bitume bruciante, segnalano un splendido bianco percorso.
Siamo in Val Troncea, al culmine del punto piu' alto....dopodiche' inizia una lunga discesa verso località PLAN.
Arrivati al boschetto ed in vista di una zona piu' antropizzata, con un perfetto rettilineo, non ci accorgiamo di una deviazione. Dritti come dei fulmini veniamo avvisati da atleti che si accorgono del nostro errore.
Torniamo indietro e riprendiamo la retta via che ci farà concludere i 10,5km in 55 Minuti.

Il ristoro, qualche foto e una splendida doccia calda al Foyer dello sci di fondo. Poi ci imbuchiamo nella tana del ristorante il MULINO per nutrirci come un branco di Bufali Cafri.

I vincitori sono stati Fabio Bonetto e Cinzia Passuello nella gara bianca di 10,5 km, mentre per la mezza Maratona nelle donne si e' imposta Marina Plavan e per gli uomini Daniele Fornoni.

Ritorniamo a casa in tempo per vedere la premiazione del Festival di Sanremo.

foto MEZZA MARATONA A 5 CERCHI

martedì 15 febbraio 2011

MARCIA GRANPARADISO 13 Febbraio 2011


Dal racconto dell'OrcoCamola
Foto Marcia GranParadiso
sito Marcia GranParadiso

La MarciaGranParadiso è, nello sci di fondo, la regina delle granfondo italiane in tecnica classica.
Per avere informazioni sulla storia della manifestazione vi rimando al sito www.marciagranparadiso.it
Quella del 2011 è stata l’edizione n°31, per me la n° 5. Si svolge a Cogne uno dei templi del fondo a livello Europeo. Cogne è un luogo al quale sono molto legato; ho dei ricordi bellissimi.
Essendo nel cuore del parco del Gran Paradiso si è difeso dalla cementificazione selvaggia. Il grande piano di Sant’Orso è adibito al pascolo d’estate e a pista di fondo d’inverno. Altrove sarebbe stato invaso da case e alberghi.

Con l’amico PinoS arriviamo in paese alle 7.30. Siamo emozionati. “Pino avresti detto che nella tua vita avresti ancora partecipato ?” . Pino ha 56 anni e la sua ultima Marcia risale a 24 anni fa.
Ci iscriviamo e approfittiamo per volantinare la MorenicaTrail. Mentre compilo i miei dati un giornalista del Tg Regionale della Valle D’Aosta intervista PinoS scegliendolo tra centinaia di persone presenti. “Cavolo mi beccano sempre!” . Ce la ridiamo di gusto perché qualche tempo fa Pino è stato intervistato dal Tg Regionale del Piemonte su una pista di pattinaggio a Torino piena di gente.

Andiamo prima a far colazione e poi a ritirare del materiale nel negozio di Ezio Sport. Gli sci li abbiamo già preparati ma a sentire gli skiman del negozio ci vengono tutti i dubbi di questo mondo. Decidiamo di fare una modifica ed aggiungiamo uno “strato” alla sciolina messa per la tenuta.
A Cogne c’è fermento sulla scelta della sciolina; sembra di essere alla NASA prima della partenza dello Shuttle. La neve non è un granché : su un percorso di 45 km varia da asciutta a ghiacciata.
Sono le 9.00 e ci dirigiamo allo stadio del fondo per la partenza, gli sci sembrano azzeccati ….. Che bello. Ci sono 700 partecipanti. I professionisti partono in linea, a seguire in base al numero di pettorale gli amatori. Il tempo è rilevato elettronicamente dal chip personale. Siamo partiti. “Ciao buon viaggio!”.

Non abbiamo molte occasioni per allenarci sugli sci; sicuramente essere allenati per la corsa serve, ma non è la stessa cosa. Il percorso per la prima volta è stato modificato: scendiamo ad Epinel, risaliamo fino in cima alla Valnontey, torniamo a Cogne e senza toccare il Piano di San’Orso e ci spostiamo a Lillaz; da qui imbocchiamo la selvaggia Valeille e giù di nuovo prima a Lillaz e poi all’arrivo di Cogne.
La MarciaGranParadiso di permette di vedere tutte le zone del comprensorio di Cogne. La Valnontey e la Valeille sono luoghi veramente speciali, panoramici e isolati. Sulla pista è facile vedere stambecchi e camosci. La giornata è soleggiata ma nei tratti esposti tira un’ arietta fredda che ti gela il sudore.
Per lunghi tratti gli sci funzionano bene, per altri non c’è verso di farli tenere. Che fatica.

All’arrivo il mio tempo è 3h.46. Sono contento di essere stato nelle 4 ore. Sono un po’ preoccupato per PinoS. Vado alla macchina e non c’è. Pensavo si fosse ritirato perché all’inizio della Valnontey (io scendevo e lui saliva) mi era sembrato un po’ affaticato. Ok mi cambio e vado a pranzare (minestra, fontina, patate bollite, spezzatino e dolce…che delizia).

Mentre mangio fanno le premiazioni. Ha vinto Giorgio Di Centa, secondo Jean Marc Gaillard, terzo Di Santo Biagio. Torno all’arrivo e chiedo notizie ai giudici se c’è qualche ritirato. No, nessuno. Mi dicono che le persone sul percorso sono poche, qualcuno di loro è all’imbocco del paese. Corro sulle tribune e vedo arrivare PinoS. Va piano ma scia ancora bene. “Lo sapevo che non avresti mollato, dai che ci sei !”. All’arrivo gli scatto qualche foto mentre passa sotto lo striscione. Il piano di Sant’Orso è già in ombra. Ci abbracciamo felici come non mai.


domenica 6 febbraio 2011

RACCHETTE IN VALLE 6 Febbraio 2011


foto Racchette in Valle

Dal racconto dell'OrcoPinoR

E' con entusiasmo da bambino che mi iscrivo all'11esima Racchette in Valle , gara con le ciaspole che si svolge a Pragelato(TO) nella Valle Chisone , una vallata nelle Alpi Cozie incastonata tra la valle Germanasca e la valle di Susa entrambe facenti parti dell'antico Regno di re Cozio.

Pragelato , sito olimpico per le gare di sci di fondo nelle Olimpiadi invernali di Torino 2006.
Ricordi vivissimi, vissuti insieme a Germana ..quando venimmo a seguire le gare di quella magica Olimpiade.
Quanti colori, quanti paesi e che agonismo gli atleti...noi a bordo pista a seguire la forza e la potenza muscolare dei migliori fondisti al mondo.

Nessuno degli Orchi mi segue, trovo un'alleata in Vittoria aspirante Orco e anche lei è entusiasta di partecipare alla sua terza edizione.
Ritrovo .per il viaggio, alla sala Bingo di Rivoli , un luogo ameno all'ingresso della tangenziale che ci porterà alla nuova bretella che da Torino porta in pochi chilometri a Pinerolo e da li per statale, a Villar Perosa città natale degli Agnelli ex-industriali , per poi proseguire per la Valle Chisone ed arrivare in circa un'ora e 15 minuti a Pragelato.

Il ritrovo pre-gara e' presso il Trampolino di lancio utilizzato dai saltatori.

La gare è suddivisa in due momenti, la partenza degli atleti agonisti circa 150 e la partenza dei non agonisti circa 2000, che la cammineranno...per tutti lo stesso percorso da 10km che da Pragelato ci porterà , al 6km ,all'ingresso del parco naturale della Val Troncea in località Granges.
Da Granges il percorso ritorna a Pragelato con arrivo sotto lo stesso pallone della partenza.

Ritirati i pettorali in una sala efficentissima e piena di volontari...saranno in totale più di cento, ci dedichiamo agli acquisti di formaggi, un ricco caffè' e scambi di saluti con altri atleti.
Il tempo di scaldarsi ed è ora di prepararsi alla partenza che sarà data alle 11.00. Inforchiamo le scarpette con le ciaspole e ci immettiamo nella pista perfettamente fresata per l'occasione.
Si correrà sulla pista di fondo Olimpica, un'emozione unica.

La gara sara' ripresa con telecamere fisse poste alla partenza e mobili su motoslitte ed un elicottero.
Sarà trasmessa in diretta nel canale Rai3 Regionale con repliche su RaiSport1 e repliche sul Tg3 Regionale e nazionali.
Accidenti occorre far bene ed onorare lo sport.

Alla linea di partenza atleti di diverse nazionalita' spagnoli, francesi, svizzeri, essendo una gare facente parte del circuito europeo di corsa con le racchette.
Trovo Fausto, Anna, Emilio, Nadia, Daniele appassionati della corsa in tutte le sue forme.

Tra gli atleti che partecipano alla gara agonistica noto diversi tipi di ciaspole: quelle con attacco da scarpone(pesanti e scomodo), quelle con stringa legata alla scarpetta, quelle con piastra inserita all'interno della scarpetta.
Penso che le migliori siano il modello Baldas Ferrino, con piastrina inserita all'interno della scarpetta da run con dadi che la fissano alla leggerissima racchetta.
La scelta di questo materiale , visti i tempi, mi dara' ragione.

La partenza viene data a voce DAI PARTENZA VIAAAAAA da Luigi Chiabrera il patron della società Turin Marathon organizzatrice della manifestazione.
Parto a razzo e dopo due minuti sono gia' in apnea, l'emozione mi ha giocato un brutto scherzo....tutte quelle telecamere , l'elicottero che ci volteggia a pochi metri dalla testa, la pista perfetta ed enorme , la splendida giornata di sole.

Sentieri fresati
Ondulati e veloci
Attrezzi che mordono
Una candida neve
Slitte fumanti
Elicotteri fiammanti
Atleti sbuffanti


Mi tranqullizzo scattando le foto con l'amata macchina fotografica.
Mi superano in continuazione...e' la riprova che sono partito a razzo, al terzo chilometro trovo il mio passo che mi permette di recuperare dopo un discesone da paura, alcune posizioni e di non perderle più.

Mitico il passaggio all'interno della località Granges dove alcuni tifosi ci incitano con gli  Hop-Hop-Hop e campanacci stile gara da sci alpino.
Embrionale il passaggio sulla pista accanto al sottopasso utilizzato per le olimpiadi.
Viscerale l'arrivo con i tifosi e le telecamere che mi immortalano alla 35esima posizione assoluta in 55min e 5sec.
I vincitori ....tra gli uomini Stephane Ricard, fra le donne Maria Grazia Roberti.

Vittoria termine alla quinta posizione della sua categoria e sale sul podio con 1ora 9min dietro alla Nadia DalBen , complimenti Vittoria .
Restiamo a Pragelato per goderci il sole, le premiazioni e per darci l'arrivederci alla 12esima edizione.