domenica 27 marzo 2011

SUSA AVIGLIANA 27 Marzo 2011


Foto Susa Avigliana 2011

Una grande passione è una fortuna
è come aver trovato un tesoro...

(Carlo Giorda)

Dal racconto dell'OrcoPinoR
Il ripristino della Susa Avigliana, inizialmente non mi ha particolarmente attratto ed entusiasmato.....
Per quella data si era deciso con Mauro un bel Trail nell'Appennino ligure insieme ai cinghiali.
Ahime' il segretario, alla Morenica Trail è stato oggetto di un piccolo infortunio e cosi la gita in Liguria da Loano a Bardinetto di 26km è andata in fumo.
Certo avrei potuto intraprendere il viaggio in solitaria come un vecchio Ronin, ma anche i Ronin a volte hanno bisogno di compagnia.

Analizzo il percorso della Susa Avigliana e l'idea di percorrere da fante appiedato il tragitto che decine di volte ho percorso tornando da Salbertrand, dove abitava mio padre, mi alletta e mi incuriosisce. Mi lascerà il tempo di vedere a velocità ridotta le strade e i paesi da attraversare, magari scattando qualche bella foto...

Una 30km stradale va preparata come si deve, ma non ho il tempo nè la voglia di macinare nero bitume, cosicchè faccio affidamento alle corse sulla neve di quest'inverno e ai numerosi cross di inizio anno.

La gara parte da Susa ed arriva ad Avigliana, decidiamo di non utilzzare i mezzi dell'organizzazione ,ma portarci in macchina a Susa ed in seguito recuperare la medesima a fine gara.

La partenza in località TraDuerRivi è presso il mobilifico Socomeva i cui proprietari sono stati amici di famiglia per via della figlia coetanea della mia.
Il posto non e' esaltante. Asfalto, cemento, prospicente all'Autoporto, basta però alzare gli occhi e di fronte a noi la sagoma bianca della RoccaRomolea, a ore 9, in alta valle le montagne ancora imbiancate ci dispensano la giusta carica che ci occorrera' per galoppare questi trenta chilometri segusini.


Una foto di gruppo, ci ritrae felici come ad una gita scolastica. L'ambiente è sano, temperatura primaverile, bitume ancora duro ed invernale, oggi non respireremo i suoi miasmi. Il suo acre afrore.

Allo start nessun pallone, tutto molto spartano e famigliare.
Con Umberto decidiamo di procedere in sordina per poi scatenare l'inferno negli ultimi 10/5 chilometri....fissiamo il paletto dei 5 minuti al chilometri e speriamo di rispettarlo.
Il percorso dopo aver lasciato la statale 24 da Bussoleno, si abbandona nelle strade comunali dei paesi sulla destra orografica della Dora Riparia:

- San Giorio
- Villar Fiorcchardo
- Sant'Antonino
- Vaie
- Chiusa di S.Michele
- Sant'Ambrogio


La volata finale termina in Piazza del Popolo ad Avigliana, con un piccolo ristoro e con i mitici Alpini che hanno preparato pentoloni fumanti di polenta e spezzatino accompagnate da panciute damigiane di vino nero.

La cronaca agonistica; con 7minuti di vantaggio sul secondo, Abdelhadi Laaouina in 1ora 37minuti si è aggiudicato la quarta edizione della Susa-Avigliana.
In campo femminile la gara ha visto il successo di Giuseppina Mattone.


lunedì 14 marzo 2011

MORENICA TRAIL 13 Marzo 2011


Foto Morenica Trail 2011 Partenza_1
Foto Morenica Trail 2011 Partenza.2
Foto Morenica Trail 2011 Percorso
Foto Morenica Trail 2011 Ristoro Reano
Foto Morenica Trail 2011 Premiazioni

Edizione 2010

Dal Racconto dell’OrcoMirco
Siamo ormai all’inizio di marzo , mentre consulto il calendario trail , riguardando tutti gli appuntamenti a cui quest’anno ho deciso di rinunciare, la mia attenzione viene catturata da una imminente data , “ma certo”, tra alcuni giorni c’è la Morenica , quasi in contemporanea arriva la e-mail dell’orco Andrea che ci invita a guardare la Tv,in serata il nostro mitico Presidente parteciperà alla trasmissione “correre” in onda su GRP per promuovere la citata gara.
Sono le 21,45 inizia la trasmissione di Bocchino, la noiosità mette immediatamente a dura prova la serenità famigliare , dopo 5 min rimango solo davanti alla tv , quando ormai anche la mia pazienza è giunta al limite, finalmente arriva l’intervento del nostro presidente, subito la trasmissione si vivacizza con sottili metafore legate alla pronuncia della parola trail , al fisico degli atleti che hanno partecipato alla scorsa edizione (forse noi trailers siamo abituati a vedere immagini di atleti ispirati ai bronzi di Riace) ect ..ect , dopo tutto quello che ho visto e sentito mi dico: non posso mancare mi devo ISCRIVERE!
Domenica mattina , come previsto da tutti i meteo, piove , all’arrivo a Rivoli scopro con sorprendente piacere un intenso movimento di atleti, mi sembra di essere alla partenza di una ultratrail , sono tutti adeguatamente vestiti con scarpe esclusivamente da fuoristrada e zaini, che fanno invidia alla rinomata UTMB (probabilmente i consigli apparsi sul sito,sull’ adeguato abbigliamento sono stati presi alla lettera da molti atleti).
Allo stand ritiro pettorali, l’organizzazione pare ineccepibile, il presidente Pino è discretamente sereno , forse il più preoccupato è Andrea le condizioni del tracciato lo tengono in ansia , intanto come per incanto gli Orchi, che sono esenti dal servizio si ritrovano, rivedo con immenso piacere PinoCar. Mauro e Livio scambiamo quattro chiacchere mentre lo start da inizio alle danze .

Percorriamo i primi metri della gara risalendo la via principale di Rivoli costeggiando bar e negozi, appena lasciamo alle nostre spalle il castello di Rivoli ,come per incanto ci ritroviamo in un fitto bosco dove si esaltano i profumi di muschio, foglie umide, sentori di funghi , terra bagnata e legna marcita, queste sensazioni sensoriali olfattive si uniscono dopo qualche km a quelle fisiche , il fango le pozzanghere cominciano a fare da protagonisti.
Zigzagando per evitare i ristagni d’acqua e fango, ci troviamo ad affrontare la salita più impegnativa il Moncuni , il fango e il pendio non disdegnerebbero dall’utilizzo di strumenti trailistici come i bastoncini ma conoscendo la salita mi rassicuro che il peggio è ormai passato, infatti siamo già in sommità , ad aspettarci c’è il mitico Orco Enrico , scambiati i saluti e ricevute le utili raccomandazioni sulla imminente discesa proseguo la gara.

Dopo un ripetersi di sali scendi su strade sterrate e sentieri sono giunto a pochi km dall’arrivo , ritrovo per l’ennesima volta a presidiare il percorso l’orco Pino P , probabilmente riesce a muoversi più agevolmente in auto che di corsa.
A questo punto mi posso permettere di guardare anche l’orologio, il mio riferimento tempistico all’anno precedente mi lascia discretamente soddisfatto, mentre faccio una possibile proiezione sul tempo finale la mia attenzione viene attratta da una scritta posta sul retro della maglietta dell’atleta che mi precede che cita “l’Orcofficina” , capisco immediatamente che deve essere lui l’artista delle nostre miniature , la conoscenza di Stefano è immediata insieme facciamo gli ultimi km , ormai è tutta discesa la volata finale è velocissima e insieme tagliamo il traguardo .

Ho appena il tempo per fare qualche saluto , devo scappare il freddo sta sopraggiungendo e un ricco piatto di lasagne mi attende a casa.
I miei complimenti vanno agli organizzatori e ai numerosi volontari , in particolare a chi con coraggio e passione è riuscito a trasformare una “comune” gara su strade sterrate in un vero trail.
W GLI ORCHI

Dagli Occhi di Elena una volontaria
Ogni tanto mi sono domandata se sia più faticoso correre una gara o fare la volontaria per la stessa… per cui ecco l’idea: la seconda edizione della Morenica Trail vista dai miei occhi, quelli di una volontaria.
Voi atleti ritirate il pacco gara: Pierangelo ed io ne abbiamo consegnati circa un centinaio, mentre Claudio controllava, disponeva e ritirava i vostri borsoni. Durante queste operazioni abbiamo anche risolto delle questioni a dir poco vitali: “Dove metto il cellulare?”, “…le chiavi della macchina?” e, soprattutto l’annosa questione: “Avete delle spille da balia per il pettorale?”.

Finalmente la partenza! Vi guardo partire e, se la logica mi spinge a pensare che siate una manica di folli che, anziché starsene a casa, preferisce correre 30 Km sotto la pioggia ed in mezzo al fango, il cuore vi invidia il coraggio e gioisce nel vedere che, non ostante il tempo avverso, sorridete e siete felici!

Mentre voi correte tra boschi e colline all’arrivo non siamo meno attivi: c’è il tè da preparare, le pizze da tagliare, i biscotti da tirare fuori…sappiamo che quando arriverete sarete stanchi, affamati e assetati. Contemporaneamente siamo in contatto con gli altri volontari lungo il percorso: segnamo i vari passaggi in modo da sapere sempre dove siete, quanti siete e se tutto procede per il meglio. Non ci piace farci cogliere impreparati!
Oggi avrei dovuto fare dei giochi in piazza con i bambini: avevo preparato un bel percorso di atletica e mi ero procurata i trucchi per colorare le loro facce, ma pioveva…così avevo i trucchi e nessun bambino da impiastricciare! Ho risolto dipingendo il tricolore su guance, mani e nasi dei volontari: eravamo molto patriottici!
Dopo solo 2 ore e un minuto ecco che arriva il primo atleta e poi via via tutti gli altri. Segnamo tempi, pettorali e ordini di arrivo: c’è chi scatta fotografie, chi si occupa di caricare i dati sul computer, chi vi porta il tè caldo appena tagliate il traguardo, chi vi domanda come sia andata la gara, se fosse ben segnata, se vi siete divertiti. Sono rimasta all’arrivo fino alla fine, fino a che, anche Roberto e Mario sono arrivati: sorridenti pure loro.

Grazie mille a tutti i volontari: a Giancarlo, Pierangelo, Venanzio, Franco, Pino e a tutti gli altri per aver reso la mia domenica davvero divertente e grazie infinite a voi atleti: le vostre facce pulite, i vostri sorrisi sinceri sono migliore di qualunque medicina; è anche grazie a voi se sei mesi fa ho deciso, finalmente, di infilarmi le scarpe da corsa!

sabato 5 marzo 2011

L'ORCO CUSTODE


Dai pensieri dell'OrcoPinoR
Ecco l'Orco Custode , nato a Gennaio 2011 nell'OrcOfficina di Stefano a Rivoli.
Creato e forgiato a mia immagine e somiglianza.
Vestito come un legionario, i bastoncini in evidenza.
Sulla schiena uno scudo con lo stemma degli Orchi, per proteggersi dalle intemperie e da usare alla bisogna come tavolino per le grandi abbuffate.

Sempre sulla schiena un'ascia da guerra da utilizzare per liberare i sentieri da alberi e ramaglie e per fare legna.
Sul terreno sventola lo stendardo de Gli Orchi Trailers.

Lo sguardo arcigno da freddo divoratore di chilometri, guarda cime lontane ...si è lui ....è L'OrcoPino.

Nella foto si trova ai piedi del castello di Neuschwanstein, un castello costruito da re Ludwig alla fine del XIX secolo sito nel Sud-ovest della Baviera nei pressi di Füssen.

L'orco custode mi porterà fortuna nei Trail e mi attenderà a casa paziente.