martedì 6 marzo 2012

Trail Bianco di Cesana 4 Marzo 2012


Tutte le foto del Trail Bianco di Cesana 2012
Foto Gianni Mallen del Trail Bianco di Cesana 2012
Classifiche Trail Bianco di Cesana 2012

Dal racconto dell'OrcoAntonio (foto OrcoGreg)

Sono le 6 del mattino del 4 marzo e mi accingo a partire alla volta di Cesana, sperando di non incontrare nessun “No TAV” a sbarrarmi la strada.
Come spesso mi capita alla vigilia di una spedizione, mi domando “...ma chi me lo fa fa...” e questa volta non fa eccezione, complice un non perfetto stato di forma, per uno stiramento all’adduttore sinistro, un muscoletto piccolo, piccolo che ogni volta che mi siedo o mi rialzo mi ricorda la sua, fino ad oggi, muta presenza.
Ma la voglia di correre su e giù per le montagne, perdersi nella natura, ascoltarne i magici silenzi è più forte e allora, in un batter di ciglia (speriamo nell’assenza di autovelox), recupero a Beaulard l’orco Giovanni, compagno di tante avventure, e insieme arriviamo a Cesana.

Anche la pioggerella fastidiosa, che ci aveva accolto al mattino, alla fine se ne va lasciando il posto ad una splendida giornata di sole.

Indossiamo l’armatura da Orchi, compresi i ramponcini per correre sulla neve, salutiamo l’orco Greg già sulla linea di partenza e via, alle 9.30 in punto, la sparuta truppa di trailers comincia la salita verso il lago Nero, passando per la Capanna Mautino e finalmente raggiunge il Col Bousson.
In cima, i 75 corridori del Trail Bianco rimarranno letteralmente abbagliati da un panorama mozzafiato sulle immacolate vette circostanti, una medicina portentosa per l’anima e per il corpo, provato dallo sforzo della salita.
Solo un attimo al cancello per una firma sul pettorale, un rapido saluto e giù a rotta di collo, su un anello che ci riporta alla Capanna Mautino e poi con una bella discesa corribile (per chi può) fino a Bousson.

Sembra fatta, ma appena fuori il paese, dopo l’ultimo ristoro, quando dentro di te pensi di essere ormai all’arrivo, ecco che una piccola sorpresa ci attende: un altro piccolo strappo in salita, un’ultima rasoiata alle gambe, prima di imboccare la strada già percorsa all’andata e giungere all’arrivo, accolti da una piccola folla festosa.

Una bellissima gara, insomma, organizzata molto bene, anche se in alcuni punti del tracciato poco presidiata.
Molto tecnica la discesa per la presenza di un terreno infido (un misto di fango, ghiaccio e neve marcia). A proposito, sicuramente le catene suggerite da l’Orco Pino, in una sua mail, su un tracciato di questo tipo, sono risultate molto più performanti dei classici sotto-suola chiodati. A detta dei partecipanti hanno un’ottima aderenza anche su ghiaccio; solo sulle pietre, come è logico attendersi, non hanno presa.

La prima edizione del Trail Bianco di Cesana è promossa a pieni voti. Meritava sicuramente una partecipazione maggiore (75 all’arrivo del Trail Bianco e 40 per il Mini Trail), ma in un calendario sempre più affollato di gare è davvero difficile scegliere a quale partecipare.

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