giovedì 24 aprile 2014

Bike&Trail Bici MTB Rivalta(To)-colle del Cro(To) & Trail Autogestito Monte Freidour(To) 23 Aprile 2014


Foto Bike&Trail Freidour

Ovvero un mezzo IronMan quasi.

Dal racconto dell'OrcoPinoR

Premessa - le Carte Fraternali Editore con CD allegato
Di questo strumento del diavolo si nutre il nostro OgreDoctor.

Preludio - L'idea
Fatta presente la premessa, in una imprecisabile notte di un qualsivoglia giorno, mentre fuori urlava il vento e fischiava la bufera, il nostro OgreDoctor partorisce, forse in un momento etilico o in debito di sonno, l'idea di un nuovo percorso misto tra Bicicletta e Trail


Le Sessioni 
1-Sessione partenza in bici Mtb da Rivalta ed arrivo al colle del Cro nel comune di S.Pietro Val Lemina(To) 40km 1000D+
2-Sessione Nuoto (ma dove !!!?)
3-Sessione Trail autogestito del Monte Freidour 27km 1400D+
4-Sessione Bici ritorno dal colle del Cro(To) a Rivalta(To) 40km

Prima Sessione Bici MTB Rivalta(To) - colle del Cro S.Pietro in Val Lemina(To) 
Racconto OrcoPinoR
- 40km 1000D+ media 11km/h


Alle 7.30 a.m. del 23 Aprile 2014, eccoci con i quattro Orchi a Rivalta(To) pronti a partire; OgreDoctor, OrcoPolare, OrcoLucaM, OrcoPinoR.
La giornata si prospetta meteorologicamente splendida e fresca. Inforchiamo  le bici precisamente alle 7.45, allegramente ed a un ritmo blando pedaliamo con le nostre MTB per i comuni di Bruino(To), Piossasco(To) , Cumiana(To).
Proprio nel comune di Cumiana(To) il primo inconveniente, L'OrcoLucaM decide di seguire la ciclabile che porta a Pinerolo(To) cosi che il gruppo si sfalda per poi riunirsi, senza inconvenienti, nel centro della Pinerolo Cavallerizza.
Passato il comune di S.Pietro in Val Lemina(To) un bivio, sempre su asfalto, ci porta nel vallone del Gran Dubbione. Adesso il dislivello si fà impegnativo.
Termina il tratto asfaltato e su una sconnessa e fangosissima, impervia e ripida strada ci portiamo verso il rifugio Fraita. Un misconosciuto luogo ai più, ma meta a quanto pare di scialpinisti e cicloamatori della zona.
Colle Lubè, qui si contempla il secondo inconveniente, in pendenze importanti sento dietro di me cambiare velocemente le marce; ...clang ... clang... e dopo un tonfo sordo sul fango. La catena di S.Antonio è rotta.
In pratica l'OgreDoctor in un errato cambio di marcia, grazie ai suoi potenti muscoli femorali, ha rotto la catena della sua MTB stumpJumper Specialized.
Nessuno di noi ha portato lo smagliacatene, i mezzi meccanici per Gli Orchi sono strana cosa.
Siamo all Colle Lubè e mancano circa 4km al colle del Cro dove dovremmo lasciare le bici per la seconda sessione.
Bici in mano procediamo a passo d'Orco fino al colle del Cro 1200 slm, dove arriviamo alle 11.30.
Parcheggiamo le bici a casa dei suoceri dell'OgreDoctor. Velocemente come dei veri Triathleti ci cambiamo per la sessione Trail; un piccolo panino, le borracce riempite e si parte per il colle del Besso quota 1466 slm.


Seconda Sessione Nuoto Torrente Lemina
Non è stato possibile fare la sessione in acque libere poichè dalle cartine Fraternali non abbiamo capito che qui nasceva il torrente Lemina.
Il tuffo però è stato tentato, ma la sessione è da ritenersi non valida.



Terza Sessione Trail autogestito del Monte Freidour
-27km 1500D+

-Partenza colle del Cro 1200 slm ore 11.45
-Colle del Besso 1460 slm
-Pian Benne  800 slm
-Colle Aragno Ovest  1300 slm
-Monte Freidour    1445 slm
-Rifugio Mellano   1064 slm
-Arrivo colle del Cro ore 18.00

Dal racconto dell'OgreDoctor
Dopo la prima sessione di MTB le gambe stentano a carburare. Procediamo al passo e nei tratti in piano accenniamo una leggera corsetta (il ritmo sarà lento, da ultramaratoneti, per tutta la sessione di trail). Ci dirigiamo verso il Colle di Pra l'Abbà che canniamo clamorosamente scambiandolo per il Colle Colletto, circa 100 metri più basso. Poco male con l'aiuto del fido Garmin Oregon 650 ritroviamo la traccia al Colle Ceresera. Da qui il cammino procede spedito e senza intoppi su una strada sterrata perfettamente ciclabile fino al Colle del Besso, la nostra cima Coppi con i suoi 1600 metri di altezza. Alla nostra sinistra vediamo o meglio intravediamo l'Aquila di Giaveno coperta da una fitta nuvolaglia che minaccia pioggia.
L'ambiente è selvaggio, di gente in giro nemmeno l'ombra. E' mercoledì e per quanto sia un periodo di ponti è pur sempre un giorno infrasettimanale. Prima di arrivare sul colle incontriamo una vecchia roulotte utilizzata dai boscaioli per pernottare in quota. Incontreremo sul percorso numerosi boscaioli con trattori stracarichi di legname appena tagliata. Scendiamo dal colle per un sentiero ben segnato attraverso il Colle dell'Asino fino alle Case Mertera. Qualche difficoltà nel reperimento del sentiero che tracciato sulle mappe ogni tanto si discosta dalla realtà, complice in alcuni punti una cattiva ricezione del satellite.Tra Garmin e smartphone alla fine riusciamo sempre a cavarcela in qualche modo.
Girovagando per sentieri e strade forestali di cui questa zona è ricchissima perdiamo quota fino a Pian Benne, il punto più basso del giro con i suoi 800 metri.
Questa parte del trail, in verità un po' anonima, ha messo a dura prova la nostra resistenza fisica e mentale. Le ore di marcia-corsa sommate a quelle percorse in bicicletta cominciano a pesare e il malumore serpeggia nel gruppo, anche per la preoccupazione di cosa raccontare alle consorti per giustificare il clamoroso ritardo.

Nel dubbio meglio dare la colpa a OgreDoctor! Sigh!
Finalmente risaliamo in direzione del Colle Aragno Ovest. La pendenza ora non scherza. Daltra parte il dislivello previsto era di circa 1800 e fino a quel momento ne avevamo macinato poco più di 700. Il dislivello finale segnato dai nostri Garmin sarà di circa 1500 metri; quello calcolato dalla mappa era di circa 2000 (misteri del gps e dei satelliti). Forse i continui saliscendi e le zone poco coperte dal segnale non hanno consentito un corretto rilevamento delle quote.

Arrivati in cima al Colle Aragno Ovest la vista spazia sul vicino Monte Tre Denti (alla nostra sinistra) e sul Monte Freidur (1452 metri) sulla cui cima si può ammirare un monumento ai caduti della RAF. Qualche breve attimo per foto di rito e per dissetarci e poi giù verso Casa Canada o Rif. Melano, passando per il colle Sperina. Il Melano situato subito sotto la famosissima Rocca Sbarua ha il notevole pregio di essere aperto tutto l'anno e pur essendo ormai le cinque del pomeriggio, non potevamo non concederci una stra meritata birra media. Molto suggestiva questa parte del giro con qualche tratto in cresta (mai pericolosa) nel tratto dal colle Aragno al Freidur.
Ormai siamo al termine della sessione trail e arrivati al Colle Ciardonet imbocchiamo la strada per il Colle del Cro passando per la borgata Dairin.

Il pensiero non può che andare alle modalità del ritorno:
bicicletta in discesa fino a Pinerolo (la pendenza della strada dal Colle del Cro fino a San Pietro Val Lemmina è tale per cui è praticamente inutile pedalare) e poi giunti a Pinerolo con un po' di spinta arrivare fino a Bike Cafè con la speranza di trovarlo aperto e poter riparare la catena
chiedere aiuto alla mogliettina dopo essere arrivato a Pinerolo (per la cronaca cellulare spento)
L'idea di non riuscire a portare a termine un così bel giro vi confesso mi rugava parecchio!

Dal racconto dell'OrcoPinoR
Quarta Sessione Bici MTB Colle del Cro S.Pietro in Val Lemina(To)- Rivalta (To)
-40km media 22km/h
Le bici le troviamo cosi come le abbiamo lasciate, infangate e quella dell'OgreDoctor con la catena rotta.
Mentre ci cambiamo, OgreDoctor e suocero, cercano di riparare la catena con pinze a pappagallo, martelli ect,,,...il risultato è ottimo, la catena è stata ripristinata.
Ripartiamo affrontando le ripide discesa che dal colle del Cro portano a Talucco e da qui a S.Pietro
in Val Lemina.
Una sosta per il caffè al Bar Galup sotto i portici a Pinerolo, nel salotto buono della cittadina.
Arriviamo a Rivalta all 19.45... precisamente dopo  12 ore e 107 km di pseudo Triathlon.
Adesso arriverà il momento peggiore...vista l'ora...affrontare le rispettive partner tra le mure domestiche.

Ma stavolta è facile...colpa delle mappe su CD della Fraternali Editori.

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