giovedì 21 aprile 2016

Bici Bdc Quattro Cime Colle Lys - Colletto Celle - Colle Braida - Aquila di Giaveno (To) 20 Aprile 2016

Foto Bici Bdc Quattro Cime

Un sogno non è quello che vedi quando dormi. E’ quello che ti impedisce di addormentarti.
(Abdul Kalam politico indiano)

Dal racconto dell'OrcoPinoR

Il progetto delle Quattro Cime nasce nell'inverno 2015. Concatenare, in un solo giorno, le cime vicino casa che normalmente si fanno, singolarmente, nel giro di una mattinata. Ecco le cime:

- Colle del Lys 1300slm
- Colletto Celle 1000slm
- Colle Braida 1007slm
- Alpe Colombino conosciuta come Aquila di Giaveno 1250 slm

Per un Totale di 152km e 3300D+


La giornata scelta dall'OrcoSilver. Meteo perfetto. Sole, temperatura primaverile ed assenza di vento.

Ritrovo e partenza da Alpignano alle ore 7.30


Alpignano-Lanzo-Viù-Colle del Lys
Il mattino alle 7.30 ci sorbiamo tutto il traffico veicolare di chi va al lavoro. I più pericolosi sono i soliti ritardatari che, per recuperare qualche minuto guidano da ritiro della patente.
La provinciale che da Alpignano porta prima a Givoletto poi a Cafasse e Lanzo, la pedaliamo a ritmo blando, cosi come l'arrivo a Viù e la salita al colle del Lys passando prima dal colle S.Giovanni.
La salita al colle del Lys, dalla valle dei Viù, in 13km e 600D+, risulta sempre con pendenze mai cattive. Sarà perchè è la prima
salita, ma le gambe l'assorbono senza fatica.
All'attacco, a Viù, una sosta idrica ed un dolcino. Questa volta per queste piccole pause, ho preparato una torta al Pan di Zenzero e miele. Una vera bomba calorica.
Giungiamo ad un Colle del Lys deserto. Alcuni operai stanno riasfaltando una parte del piazzale. Le bandiere della Regione Piemonte-Italia-Europa sul pennone sono nuove di zecca, pronte per il 25 Aprile. Ci fermiamo per sgranocchiare un panino. Sosta breve, uno sguardo veloce alla punta dell'Aquila. La nostra meta finale.

Colle del Lys-Rubiana.Colletto Celle
Discesa dal Colle del Lys sempre velocissima, la mia preferita di quelle presenti in zona.
A Rubiana dopo il cimitero, il bivio a destra ci porta alla cattivissima salita di 4km che ascende al Colletto Celle. Pendenze al 15%.
Il cambio di ritmo si sente, e per non bruciarci le gambe la salita l'affrontiamo al ritmo 7-8 km/h.
Al Colletto per fortuna c'e' una bella fontana che ci permette di fare rifornimento di liquidi. Un dolcino ci permette di evitare crisi ipoglicemiche.
Il Rifugio Rocca Sella è chiuso.

Colletto Celle-Caprie.Avigliana-Colle Braida
La discesa verso Caprie, fatta con attenzione. Siamo sulla strada che in salita molti ciclisti ritengono una delle più dure della provincia Torinese. Fondo non bellissimo, freni tirati e viste le pendenze, peso del corpo a monte.
Da Caprie ci spostiamo, attraversando le due statali 24 e 25 verso la ciclabile che da S.Ambrogio porta ad Avigliana e da qui costeggiamo il bellissimo Lago Grande, verso la salita che ci porterà alla famosa Abbazia della Sacra di S.Michele.
Anche questa salita è utilizzatissima dai ciclisti nostrani. Fino alla
fraz.Mortera si sale senza danni. Dopo, le pendenze si fanno significative. Il sole sa essere cattivo anche ad Aprile e gli ultimi 2km dalla Sacra di S.Michele meglio non avere strane idee e procedere con cautela.
Al Colle Braida per fortuna ci attende una bella fontana ed il bar aperto. D'uopo nutrirsi. Ancora un panino ed una fetta di torta allo zenzero. Un caffè al bar del colle, con cuochi che girano indaffarati per improbabili piatti. Il cumulo dislivello segna 2500D+.

Colle Braida-Giaveno-Aquila di Giaveno
Discesa veloce verso Giaveno con il pensiero per ciò che ci attende, l'ostica salita all'Alpe Colombino.
Il falso piano da Giaveno alla Fraz. Ponte Pietra si rivela più facile del previsto, e la salita di 3km alla fraz. Maddalena un gioco da ragazzi. Ringalluzzito da questa tenuta muscolare affronto il tratto finale di 5km per l'Alpe Colombino. Ahimè le velleità stroncate dalle pendenze. Per non farmi prendere da crisi, alla borgata PraFieul faccio una sosta alla miracolosa fontana della LINFA PERENNE. Niente di più giusto. I 2km mancanti, in difesa.
All'Alpe Colombino il dislivello di 3300D+ è stato tutto consumato, la soddisfazione personale è appagante. I progetti pianificati e portati a termine aumentano l'autostima e ti fanno ripartire per disegnare nuovi percorsi.
Da rimarcare che sulla carta il disegno con i nuovi strumenti tecnologici, è semplice ... ma
la messa in atto complessa, e durante la realizzazione succede spesso che ti odi o odi il tracciatore che ha avuto la folle idea.

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