giovedì 21 luglio 2016

Dolomites SkyRace Canazei(Tn) 17 Luglio 2016

Foto Dolomites SkyRce 2016
Classifiche Dolomites SkyRace 2016
Sito Dolomites SkyRace

Edizione 2015

Dal racconto dell'OrcoCamola

La Dolomiti Skyrace è una gara a cui pensavo da anni. Come per tutte le manifestazioni prestigiose, le iscrizioni si esauriscono in pochi minuti.
Questo succedeva a gennaio 2016. Faccio sempre fatica a prende impegni così avanti nel tempo ma la proposta degli amici comprendeva anche qualche giorno di vacanza nella bella Val di Fassa.


Sabato 16 luglio 2016.
Tre Orchi (Camola, Joack e Zoppo) tentano la fuga dal Piemonte… la voglia di scappare è così forte che dopo poche ore di viaggio si ritroviamo ‘imprigionati’ nel traffico vacanziero di un normale week end estivo da bollino rosso. Va beh dai ... siamo già in vacanza.
Arrivati a Canazei (dopo 7 ore di viaggio) ritiriamo subito il pettorale. Dalla location ci rendiamo conto che la Dolomiti Skyrace è una gara internazionale. La starting list rivela 30 nazioni rappresentate con atleti di altissimo livello. I cancelli orari non sono impossibili ma comunque selettivi.

Domenica 17 luglio 2016.
Purtroppo gli orari del nostro albergo non coincidono con quelli della gara, quindi per la colazione ci dobbiamo organizzare autonomamente con panini e dolci che consumiamo in stanza. Qualcosa di caldo lo beviamo in un bar convenzionato con l’albergo nei pressi della partenza. Per fortuna non abbiamo intoppi. La giornata è bellissima ma alle 8.30 il termometro segna 6 gradi. Più in alto la temperatura è di poco sotto lo zero. Paolo, nonostante i suoi problemi all’anca, vuole essere della partita. Sa benissimo che si ritirerà ma preferisce ugualmente fare una pezzo di gara.
Tutto pronto, appena l’elicottero si posiziona sopra di noi, viene dato il ‘via’.
Il punto chiave della gara è la Forcella Pordoi dove il cancello orario taglia fuori almeno un centinaio di atleti. La gara si rivela tecnica, faticosa, bellissima.

Superata la forcella si corre sull’altopiano delle Mesules, una spianata panoramica e lunare sulla quale si erge il Piz Boè che rappresenta il punto massimo della gara a 3150 m.
L’aria fredda gela le mani. I volontari dell’organizzazione e gli escursionisti sono ‘bardati’ con giacca vento e berretti. La prima parte della discesa è pericolosa e a tratti esposta. Come discesista pensavo di cavarmela bene ma “ho visto discesisti che voi umani-podisti non potete nemmeno immaginare”. Veramente bravi. Le difficoltà mollano solo negli ultimi km e l’arrivo è una festa soprattutto per le caviglie.
Il cronometro segna i tempi che più o meno avevamo previsto. Siamo provati ma contenti.
Nel pomeriggio, dopo qualche ora di riposo, ci regaliamo un giro in funivia sulla vicina Marmolada con merenda a base di yogurt e mirtilli.

Lunedi 18 Luglio 2016.
Abbiamo a disposizione ancora una giornata intera e progettiamo un bel giro ad anello sul gruppo del Catinaccio. Da questo punto di vista la Val di Fassa è straordinaria; i gruppi Dolomitici del Catinaccio, Sella, Pordoi, Marmolada, Sasso Lungo e Piatto sono fruibili in giornata.
Il nostro giro parte dal Rifugio Gardeccia che raggiungiamo con il servizio navette che parte da Pozza di Fassa. Dal rifugio saliamo al Colle Coronelle per poi scendere da un ripido canale al rifugio Fronza. Da qui lo sguardo spazia sulle vallate sopra Bolzano; la giornata è così bella che in lontananza si distingue il complesso glaciale del Cevedale. Da qui inizia la parte più impegnativa del percorso che tramite la via ferrata Santner raggiunge il colle omonimo. La via ferrata (così documentata) ci riserva da subito un lungo tratto iniziale senza cavo.
 Le difficoltà di arrampicata sono minime ma la mancanza di protezioni ci rende particolarmente vigili.  Nel complesso si tratta di uno straordinario traverso in salita che taglia la parete da sud a nord sfruttando i tratti più deboli della roccia. E’ incredibile man mano che procediamo il percorso si infila in profonde pieghe della parete nelle quali si scompare totalmente. L’ultima parte è regolarmente attrezzata e la cosa ci permette di mollare la tensione dovuta all’esposizione.  Come descritto dalla relazione il colle Santner è un punto panoramico privilegiato per ammirare le Torri del Vajolet. La soddisfazione è tanta e al rifugio Re Alberto, posto proprio alla base delle mitiche Torri, festeggiamo con canederli e birra.
L’ultimo tratto del nostro giro transita nei pressi del rifugio Preuss e Vajolet per poi riscendere al Gardeccia.

Martedì 19 Luglio 2016.
Qualche acquisto da portare ad amici e parenti e partiamo per viaggio di rientro consapevoli di aver vissuto due giornate straordinarie.

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