martedì 30 gennaio 2018

Bici Mtb Randonnèe Nerviano(Mi) 28 Gennnaio 2018

Sito Randonnèe Nerviano

Dal racconto dell'OrcoMami

Ed eccoci  qui.a Nerviano (Mi), sotto il   gonfiabile  della partenza, al via  della  nostra prima Randonnèe offroad in mountain bike.
Ebbene si, presa la decisione di cercare nuovi orizzonti dovendo risparmiare le ginocchia ma volendo comunque sempre cercare l'avventura, i due  "ORCACCI “ OrcoRaffa ed  OrcoMami  si son presentati al via in una mattina  di umidità micidiale e  nebbia terribile  in terra  lombarda.
Partenza “ alla  francese”(lasso di tempo di circa mezz'ora ndr), brevetti, offroad, traccia  su gps  son termini nuovi per noi  ma ben presto entriamo  nel gioco    e  via si pedala.
La nostra presenza  a questa randonnèe di 65 km  e ben poco dislivello ,come  anche ad  altre future manifestazioni del genere, è motivata dall'idea di fare un po'  di gavetta  per poi osare  di sognare in grande,  e  presentarci  alla TuscanyTrail (600km 10000D+) ed al 20K (7'00km 20.000D+)
Divertente  e  rilassante la partenza :  nulla  a che  vedere con il countdown della  partenza  dei trail ove lo scalpitare  di tutti,il ticchettio dei bastocini,  la mano sul cronometro dell'orologio da polso  , la  musica  a palla  per incitare gli atleti,  rendono la partenza  a dir  poco  frizzante. Qui è tutto più soft: si passa  sotto il pallone della partenza e si  striscia il “budge”  personale  consegnatoci, sulla apposita  macchinetta  che rileva l'ora  della  partenza  del concorrente  e  poi  via liberi....di pedalare!
Si  bedgera'  nuovamente  nel posto  di controllo a  meta' gara e poi alla fine  per fissare il, tempo totale e di percorrenza.

OrcoRaffa  che se ne intende  di più, attivato  il navigatore  gps  e trovata la traccia   che  ci è stata precedentemente  fornita  dall'organizzazione, inizia  a “battere pista” e iniziamo a pedalare  con foga ,  con un occhio al  gps  fissato sul manubrio ed un  occhio alla strada !
Dopo 9 km  di asfalto la traccia   del percorso  delle  mtb   e quella  delle  bici da  strada si differenziano e noi deviamo in uno sterrato ,il  primo di una lunga  serie  che per 65 km ci portera' all 'arrivo.
Seguire la traccia  sul visore, pedalare  ed  evitare le asperita' del terreno  non è cosa    cosi'  scontata ed iniziamo  cosi' la gavetta.
Bosco, bivio ,sterrato, ponte, passerella, curva  a gomito, attraversamento statale, lungo fiume, destra , sinistra, salita ,discesa; ecco il nostro menu' per oggi e occhio a non sbagliare  !
La dinamica inizia  a  divertirci, il terreno lungo il fiume Olona non è male .peccato  che  siamo immersi in una nebbia  fantozziana  fitta ed umida.

Una  bella sorpresa ci accoglie  ben presto: entriamo in un bosco fitto ove la melma  spessa ed odorosa la fa  da  padrone.Tutto intormo è nebbia.
Siamo immersi nel fango  e mantenere in equilibrio la bici diventa  arduo. Poi il colmo :una  discesa su un sentiero melmoso che  tanto mi riporta  alla  lunga  notte  della SanteLyon  del 2014..
.Ma si  che  bello in fondo in queste condizioni noi Orchi malati ..ci  divertiamo . E cosi è stato: sia Raffa  che il sottoscritto scendiamo dalla bici e immersi nella melma ..incredibilmente corricchiamo bici al seguito. Poi quando il sentiero ridiventa “ciclabile”,via  riprendiamo la  veste  di  biker !
Pedala tu che  padala lei  i chilometri corrono via, ma non veloci .. ahime!
Arriviamo infatti  al primo punto di controllo e ci apostrofano come “quasi fuori tempo “!
Non sia mai! Basta uno scambio di sguardi e rifiutata una tazza  di te caldo, ripartiamo con una marcia  in più.
Nell'ultima  ora  e mezzo spremiamo i  quadricipidi e  giu' a testa bassa  .Viaggiamo ai 27 km/h che  per noi su sterrato è davvero un ritmo elevato.
Via  via  senza più pause arriviamo al traguardo un ora prima  del cancello di chiusura.!Chiudiamo in 4 ore giuste giuste.
E  che  diamine !
Bene, prima prova buona. Fatta esperienza  di piccole ma importanti cose : dall'uso corretto del gps alla corretta alimentazione, dall'uso sapiente  del cambio alla frenata su fango..
Altro tipo di fatica, altro tipo di avventura altra  veste   da  Orchi!

2° Snow Run Val Troncea-Pragelato(To) 27 Gennaio 2018


Classifica Snow Run 2018
Sito Snow Run Pragelato

Edizione 2017
Edizione 2015
Edizione 2014
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011

Dal racconto dell'OrcoSmigol

La seconda edizione della Pragelato Snow Run si e’ svolta sabato 27 gennaio 2018 alle ore 18.00
Al via 187 atleti in una splendida serata di stelle con tanta e bella neve, niente in confronto alle pessime condizioni dell’anno precedente.
Oltre al sottoscritto anche OrcoNnonsaBeneCosa si è cimentato in questa veloce gara sulla pista olimpica da fondo.
Un parterre di atleti di tutto rispetto capeggiati da Stefania Belmondo con alla fine i “consueti “ vincitori (Bortolas , Magliano & c.) dove la podistica Torino con sport2win (leggasi Sergio Benzio) la fanno da padrone.
Anche noi due piccoli orchi abbiamo ottenuto un ottimo tempo scendendo sotto l’ora e migliorando rispetto allo scorso anno di una quindicina di minuti.
Per onore di cronaca e un po’ di orgoglio finiamo in 54’40” e 55”10” attestandoci intorno alla 35esima posizione assoluta.
I ritmi sono forsennati, si corre sempre impiccati modello cross e non si contano le cadute e le facciate (menomale che il manto nevoso era soffice!!!), un tracciato ben segnalato con bandelle illuminate, volontari e fotografi lungo il percorso per poi arrivare sul rettilineo prima del gonfiabile allestito e illuminato come una pista di atterraggio.
Ben organizzati gli spogliatoi, il deposito borse e anche quest’anno non ha tradito il terzo tempo con pasta, torta salata, salumi, formaggi e crostata.
Ricchi i premi sia per i vincitori che per la lotteria offerti da ABBA’ e DAREMOTUS.
Da rimettere in calendario per il 2019!

Siamo orchi oltre le gambe c’e’ di piu’!

domenica 14 gennaio 2018

Trail Blanc Vallée de la Clarée Nevache(Francia) 14 Gennaio 2018


Foto Trail Blanc Nevache 2018
VideoTrail Blanc Nevache 2018
Classifiche Trail Blanc Nevache 2018
SitoTrail Blanc Nevache

Edizione 2017
Edizione 2015
Edizione 2014
Edizione 2012

Dalla chiacchera dell'OrcoZoppo
Diaciassettesima Edizione del Trail Blanc e seconda volta nella nuova location di Nevache in Valle Clarea (Francia).
Arrivati in due equipaggi con sette Orchi a Nevache, troviamo un paesaggio da favola. Era da tempo che non si vedeva tanta neve come oggi.
Sbarchiamo dalle macchine alle 8.30 e troviamo una temperatura intorno ai -8.
Ritiro pettorali e vestizione all'interno del salone dedicato.
600 gli iscritti alle due distanze. Pochissimi gli italiani. Da segnalare OrcoKambu che si presenta con una 'mise' d'altri tempi.
La distanza lunga misurava 22km 600D+ mentre la corta 12km 300D+.
Il percorso suggestivo grazie al manto nevoso, ma reso veramente duro per via delle trincee che si sono formate causa la neve abbondante. Si affondava fino al ginocchio e si procedeva con una fatica mostruosa. La lunga è partita alle 9,30 mentre la corta alle 10.00.
Ahimè per chi ha fatto la 11km, al ritorno, incrociando lo stesso percorso della 22km, si veniva rallentati da quelli che arrivavano dalla lunga.
Impossibile superare per via delle trincee nevose. Tutti, in ogni caso, sono arrivati felici e la stessa atmosfera l'abbiamo trovata al pranzo offerto da un'organizzazione perfetta.
Pranzo, all'esterno con :
- zuppa di verdura
- affettato misto
- formaggio
- acqua vino
- torta di mele

Pacco gara con un magnifico cappello di lana bianco ed un utile portapettorale.
Al ritorno, abbiamo fatto un'ora di coda al colle del Monginevro per via di una manifestazione pro-immigrati organizzata dai cugini francesi.
Ci è stato comunicato che probabilmente la strada sarebbe stata bloccata per tutto il giorno. Ma poi, saggiamente, hanno sbloccato la strada e ci hanno fatto ritornare nella nostra amata Italia.


sabato 13 gennaio 2018

Bici Mtb Monte Turu - Fiano(To) 13 Gennaio 2018


Dai progetti dell'OrcoMami 
Tutto nacque   a  seguito di un incontro casuale, incredibile, sul  ponte  di Pavia un  sabato pomeriggio di  alcuni mesi fa.
 OrcoRaffa e  Orcomami, in terra  lombarda per  un week end con i rispettivi  consorti ,si incontrarono proprio lì, su Ponte Coperto  di Pavia.
Ambedue costretti a rinunciare (per il momento?)  alla   folle  ma bellissima passione delle  corse  ultra trail  per problemi agli arti inferiori. Parla che ti parla conveniamo che un ORCO che  sia un Orco deve cercare  di non rinunciare alla proprie  passioni  ma  di adattarle  alle contingenze della  vita.
Detto fatto  mettiamo in programma  di cercare,  dove rivivere sensazioni, emozioni, gioie e  follie  del Tor des Geants e del  4k. In qualche  cosa  che  possa  loro assomigliare risparmiando gli arti inferiori.
Poche  ricerche, quattro telefonate ed ecco delinearsi   all'orizzonte  altri   strani  nomi  che evocano  nuove  possibili avventure:    Tuscanytrail, 20 k,Tor  des  Chateaux...
Si,  siamo entrati umilmente, ma orchi, nel mondo delle ENDURACE  DI  MOUNTAIN BIKE. 
Dette più propriamente UNSUPPORTED BYCICLE  ADVENTURE
Non abbiamo  certo la preparazione  di alcuni orchi-biker che circolano tra di noi, ma ce la metteremo tutta.
Sono queste delle manifestazioni. Non gare. Si parte e si pedala su  strade bianche, mulattiere ed anche  strade  asfaltate.In totale  autonomia  alimentare, meccanica , sanitaria  e   di pernottamento
ma  con un pettorale, una traccia  gps  fornita  all'ultimo momento dalla organizzazione da inserire nel proprio gps /navigatore posizionato sul manubrio della propria  mtb e con il bikepaking(borse particolari per trasporto materiale.)
Detto cosi sembra  un po vago il tutto ma  le sfide che vengono proposte sono però stimolanti:

 il 20 k                     
Da Pinerolo alle  Alpi francesi  fino a Pietra ligure
700 km  e  20.000 mt  dislivello+ non cancelli ma attesi all' arrivo entro  7gg

il  Tuscany trail (Tutta in Toscana    partenza da Massa   ed  arrivo a  Capalbio)
 600 km  e  10.000. mt  dislivello + non cancelli ma attesi all' arrivo entro 6 gg.
                                                           
il Tor des Chateaux (Da Aosta  ad  Aosta  toccando la maggior parte dei castelli valdostani
180 km   e  6.000   mt  dislivello +  tempo massimo 31 ore (!)

Insomma di necessità virtù; ci alleniamo, ci proviamo e vedremo  cosa  riusciremo a portare a casa.
Tra i primi giri  di inizio allenamento abbiamo ideato la salita  al Monte Turu con partenza  da Fiano.
Per la precisione : Fiano -Monasterolo,poi sterrato  fino al Ponte del Diavolo.
Per essere più rapidi siamo passati in centro a Lanzo, saliti all'istituto salesiano in alto  e poi scesi, abbiamo imboccato la  valle  di Viù ed alla prima  deviazione  per la frazione Castagnole  abbiamo iniziato la salita  ben presto su sterrato al Monte Turu, 1335 mt.
La sommità ben riconoscibile, per le antenne ivi posizionate, è ancora  tutta innevata e all'ultimo tornante decidiamo di “girare i buoi” sia per la neve  abbondante  in terra  che per le poche  ore di luce  ancora  a disposizione.
Bella e scorrevole la  discesa mai troppo pietrosa  e poi giù su asfalto  fino a Lanzo per poi chiudere su Monasterolo-Fiano
Pochi km per ora,  medio il dislivello ( poco oltre 1000mt+) : si inizia, poi con la stagione più tiepida  ci tufferemo verso una degna preparazione.
Vedremo...

Orchi ,Orchi Mtb ma Orchi  semper..


domenica 7 gennaio 2018

Gli Orchi Custodi



Ecco  Gli Orchi Custodi, tutti nati presso OrcOfficina di Stefano a Rivoli.
Creati e forgiati a immagine e somiglianza dell'atleta.

L'orco custode, illumina e custodisce,  porterà fortuna nei Trails e attenderà a casa paziente.

mercoledì 3 gennaio 2018

Trekking Isola del Giglio (Gr) 28-29-30-31 Dicembre 2017

Foto Trekking Isola del Giglio 2017

Dal racconto dell'OrcoMami

“L’isola è depositaria di millenni di storia. Parte dell’Isola è Parco Naturale e conta 25 specie di orchidee selvagge".
Cosi’ iniziava la presentazione del GiglioTrail  pubblicata sul relativo sito.
Affascinati  dall‘idea ma non volendo attendere la primavera e non volendo cimentarsi in un trail ..eccoci  nelle vacanze di Natale, il 27 dicembre, sbarcare dal traghetto a Giglio Porto.
Dopo una navigazione  breve ma” intensa “con mare forza 6  e raffiche  di vento a 27 nodi, scendiamo storditi sulla banchina  assolutamente deserta; siamo si e no 15 persone e di cui solo noi   “forestieri".Orcomami e signora (che anela essere anch’essa nostra socia al nome di Orcozavorra!)
Iniziamo cosi’ una  quattro giorni di trekking mare-montano all’insegna del sole, del vento, della grandine e dei grandi silenzi.


PRIMO GIORNO : Giglio Castello-Campese-Cala Pozzarelli/Faraglione
Di ambientamento, percorriamo la mulattiera che  da  Giglio Castello scende  a Campese per poi proseguire, su sentiero stretto e tagliato  nella roccia a  strapiombo sul mare, fino al  Faraglione  ed alla  Cala  Pozzarelli.
Appena imboccato il sentiero n. 12 per raggiungere Campese , si scatena una tempesta d’aria ed  acqua  che mette a dura  prova il  nostro equipaggiamento. Fortunatamente  i materiali testati nei trails non tradiscono e  proseguiamo  senza  grossi problemi. Curioso il condensarsi  delle gocce  d’acqua fino a  formare una fitta grandinata che rende l’ambiente magico con all’orizzonte  neri  cirri–strati che accarezzano il mare.
La mulattiera lastricata  scende  ripida tra terrazzamenti di vigneti del famoso vino Ansonaco.
Passiamo nei pressi di un vecchio forno. Giunti sulla spiaggia   si risale su un sentiero attrezzato e     via  via  arriviamo al  Faraglione. Una torre naturale che sorge dal mare. Siamo al tramonto  e si deve  tornare  ora  alla base, con un bus assolutamente  tutto per noi.
Veniamo investiti da una grandinata eccezionale  che imbianca tutta l’isola e la rende in  una veste invernale, inusuale. La fortuna ci fa assistere ad un evento che ci dicono raro .Anche il mare, come la montagna, riesce sempre a sorprenderci e stupirci.

SECONDO GIORNO,Porto-Poggio della Pagana-Punta del Capel Rosso-Punta del.Sasso Dritto -Cala delle Cannelle-Porto
La   musica cambia. Il programma  prevede 25 km e  dislivello importante . La giornata , dopo le furie   di ieri,  si presenta totalmente serena.
Oggi il menù prevede  2 puntine, 1 faro  ed una  caletta.
Grazie al sole splendido camminiamo  ore e ore tra sentieri ancora ricoperti  di grandine,tra  rigogliosa macchia mediterranea e  strapiombi sul mare ,  alberi  di fichi d’india.Ecco ora siamo in punta  al Poggio della Pagana con la sua croce. La vista spazia  libera sul mare ed  il profilo ell’Isola  di Montecristo  ci ammalia .
Dopo le prime 4 ore giungiamo al Faro del Cappel Rosso, estremo lembo a sud  dell ‘Isola. Momenti magici, mare a perdita d’occhio, profumi di origano .
Vorremmo non ripartire più da quegli scogli lisci a strapiombo sul mare  appoggiati al faro, ma  il pomeriggio di trekking ci aspetta, ancora.
 E’ la volta della risalita al  Sasso Ritto, poi con il sentiero  n. 19   giu ‘ verso la Cala delle Cannelle ,angolo di mare  alle porte  di Giglio Porto, ove  chiudiamo  dopo 7,55 ore la nostra giornata maremontana.

TERZO  GIORNO: G. Castello- G.Porto'-Punta del Fenaio-Cala dell Arenella-,Campese
Ci vede impegnati nel percorrere il famoso lastricato dei primi del secolo che collega  Giglio Castello con Giglio Porto. Era l’unica via di comunicazione per il trasporto delle merci dal porto all’interno dell’ isola a dorso di muli.
Muri a secco e lose piatte alternate a gradini si snodano per 400mt  di dsl in un sinuoso salire. Si esce dal tempo  e si percepisce il difficile sopravvivere sull ‘isola dei tempi passati.
Tocchiamo Cala dell’Arenella tramite un sentiero attrezzato.
Poi  imboccato il sentiero n. 4, facciamo tutto il periplo del capo del Fenaio, giungendo all’estremo nord dell’ isola, al faro omonimo.
Gabbiani e mare blu, vento di libeccio  e infrangersi di marosi. Spettacolo puro. E’ ora di riprendere il cammino per chiudere il percorso di oggi su Giglio Campese attraversando uliveti e vigneti sopiti nella veste invernale.
Chiudiamo questi splendidi giorni, con un QUARTO GIORNO soft che ci porta alle due cale delle Cannelle e delle Caldane percorrendo un mozzafiato sentiero in mezza costa sul mare .L’arrivo alle Caldane è degno delle immagini di Robinson Crosue!.
Solo la triste vista dello scoglio su cui si incagliò la nave da crociera "Concordia" (13 Gennaio 2012 ndr) ci riporta alla realtà.

QUARTO GIORNO: Porto-sentiero sud -Cala delle Cannelle-Calà delle Caldane-Calà degli Alberi-Porto
Finisce il nostro viaggio fuori dal tempo e finisce anche il 2017.
E’ stato un modo diverso di chiudere l’anno ma ancora una volta la natura ci ha arricchito.
Grazie Giglio