mercoledì 25 marzo 2015

21° Maratona di Roma 22 Marzo 2015

                     L'imperatore Marco Aurelio con la maglia degli Orchi Trailers 

Classifica Maratona di Roma 2015
Sito Maratona di Roma

Dall'intervista all'OrcoSmigol

D: 21° edizione della  Maratona di Roma una manifestazione da 12.000 partecipanti. Quest'anno anche Papa Francesco, dopo l'Angelus, ha salutato i fedeli ed i maratoneti. Quanta è stata l'emozione di correre nella città eterna
R:É stato davvero emozionante e al di lâ dell'aspetto religioso passare dal viale davanti a San Pietro è impagabile. Patrimonio storico da ammirare ovunque in quasi tutto il percorso, per non parlare dell'arrivo tra l'Altare della Patria ed i Fori imperiali.....sarà l'età ma mi è scappata la lacrima.

D: Come giudichi la logistica ed il tracciato della manifestazione.
R:Per la moltitudine di partecipanti e il caos cittadino è bene organizzata, mancavano solo gli spogliatoi che sono stati sostituiti da due gazebo gonfiabili ovviamente freddi e affollati.
Il tracciato è spettacolare, unico neo sono una decina di chilometri sui sanpietrini per di più bagnati e con pozzanghere ovunque,  il tutto condito da continui cambi di direzione.

D: Quando hai iniziato la preparazione della Maratona?...hai un preparatore atletico che ti segue?
R:La preparazione specifica é partita da metà gennaio ma mi faccio seguire già da mesi da Sergio Benzio , Dott. in Scienze motorie e sportive, Maestro di sci di fondo e telemark, allenatore F.I.S.I. sci fondo 2°livello, preparatore fisico, Istruttore di nordic walking.

D: Quale personaggio tra i partenti ti ha colpito particolarmente.
R:Giorgio Calcaterra che dopo aver terminato la maratona in 2h34' ë stato fermato un'ora e venti minuti  dall'antidoping e poi ripartito nuovamente per una nuova maratona (chiusa in 3h ndr) accompagnando l'ultimo concorrente all'arrivo.
D: Quale il tratto del percorso dove hai trovato maggiori difficoltà o il momento di crisi che in una maratona spesso arriva.
R:Dal 37essimo cholometro ho provato ancora a spingere ma le gambe non andavano e sono passato al 40esimo chilometro in 3h21min, ma gli ultimi due km non sono riuscito a correrli sotto i 5min/km chiudendo in 3h32min.

D: Maratona funestata dalla pioggia ti ha aiutato oppure è stato un problema da gestire.
R:Personalmente la pioggia la patisco e di certo non mi ha per nulla aiutato.

D: Come ha trovato la risposta dei cittadini romani.
R:Molto accoglienti ed una grande partecipazione specie nelle zone centrali della città.

D: E adesso i numeri, quale il tuo tempo finale e ... soddisfatto.
R:Come già detto chiusa in 3h32min, sono molto soddisfatto e ho migliorato il mio personale di 11 minuti e se penso ad un mese fa che ho corso la maratona delle terre verdiane ho recuperato ben 18 minuti.
D: Cosa ne pensi del terzo tempo... cioè ristoro finale , docce, premi...ect.
R:Ristoro finale con la solita frutta , thè , biscotti e gatorade a fiumi essendo uno degli sponsor,
docce inesistenti  e spogliatoi all'aperto.
Pacco gara con zaino e maglia tecnica New Balance più altri prodotti, medaglia di finisher con incisione pagando 8 euro.

D: Nei tuoi programmi futuri Trail oppure ancora gare su strada.
R:Prossimo appuntamento importante il 30 maggio il Passatore e in questi due mesi penserò ad un trail ( Maratona alpina di Val della Torre (To) ???) e poi qualche mezza.
Da quando sono orco vado più forte!!!

Grazie OrcoSmigol e...buone corse

Trail Maremontana Loano(Sv) 22 Marzo 2015

Classifica Maremontana 2015
Sito Maremontana

Edizione 2013
Edizione 2012

Dal racconto dell'OrcoMamy
E  anche  questa è andata!!!!
Con Tommaso  e Salvatore,due  amici in odore  di Tor, questo 22 marzo 2015 sono andato in terra ligure per prendere non il sole in maglietta …ma  una, anzi due,  giacche di freddo e pioggia !
Tutti gli amici ORCHI  erano impegnati  nel trail dei 2 Monti ed io, ormai conscio della grande sfida estiva che mi aspetta, essendo ufficialmente  iscritto al TOR DE GEANTS, ho preferito portarmi  avanti  con ….gli allenamenti e mi sono presentato  al via  di questo ormai famoso (6°  edizione) trail di medio chilometraggio con i suoi 50 km  e 3000 metri  di dislivello positivo.
Niente  di più azzeccato poteva essere il testo della locandina di presentazione  del trail che propone “DALLA SABBIA  ALLA NEVE”: siamo partiti  infatti  dalla spiaggia  di Loano  calpestando a fatica  la sabbia  per arrivare, alla quota  di  circa 1100 Slm con la neve abbondante che ricopriva il sentiero e che scendeva  dal cielo!
Letta cosi’ sembra  quasi una  bella descrizione  di un emozionate proposta di un “TRAIL VARIO E  STIMOLANTE PER PAESAGGI E CAMBI DI AMBIENTE”,ma a  VIVERLA  è stata una di quelle esperienze di corsa che certamente ti lasciano qualcosa  dentro. Non a caso nel pacco gara oltre ad  altre amenita’  ,c’è una sacca  con su scritto”NON  TI DICO SARA’ FACILE MA,TI DICO CHE NE VARRA ‘ LA PENA “
Dormiamo sul posto ed al mattino alla sveglia  delle 5.00 si capisce  già  come sara’ la giornata: pioggia  a dirotto e vento forte. Previsioni idem  fino a tardo pomeriggio…
Bingo!
Lo start  alle 7.00  ….e via  iniziamo ..la doccia!
Il primo quarto d’ora  si corre  sulla  spiaggia  di Loano, poi piccolo giro  nel paese  e dopo 3 km si attacca  la mulattiera  che ci porta  sulla prima  di una  lunga  serie  di creste  che fan da  contorno a questo tratto  di Liguria.
Molte  volte  ho preso acqua durante i  trails( Valdigne, SainteLyon, UTMB) ma raramente  cosi’ intensa.
Tipico della Liguria , mi dicevano, è il vento che accarezza queste alture, ma unire Eolo alla pioggia  battente ora forte, ora di traverso ,ora a pallini ghiacciati ,ora mutata in neve ..è davvero tanto.
Dal bagnasciuga al Santuario di Santa Croce ;dal Giogo di Toirano ai Prati  di San Petrino, dal rifugio  Pian delle Bosse   a Verzi   e poi giù di nuovo a Loano.
Un percorso   che  abbraccia tutto l’arco di questo tratto di montagne liguri  formando un semicerchio tipo il percorso della nostra maratona alpina di Val della Torre.
Tante le salite  la prima è la più lunga; dal livello del mare  a 950 slm. Le altre, tante, ora  ripide ora  dolci per un totale  di  circa 3000D+.
Tante le  discese (ovvio): tecniche (cioè non corribili!), viscide, lastricate  di pietre, inzuppate  di fango e  poche  davvero poche quelle dove potevi rilassarti un attimo.(santi i bastoncini!  SENZA  DI LORO SAREI ANCORA LA’ INVECE CHE  A  SCRIVERE QUESTE RIGHE)
Il fondo dei sentieri era davvero impegnativo causa una marea  di fango che unita  alla continua caduta  di pioggia creava torrenti  dentro i quali giocoforza  bisognava passare oramai incuranti del totale fradiciume  di scarpe  ed indumenti.
Al Giogo di Toirano la neve copriva il sentiero sapientemente battuto e tagliato dalla organizzazione e ben balisato. La pioggia  ora trasformata in nevicata ha creato molti problemi di ipotermia ed i ritiri sono stati molto frequenti.
Poi  scendendo  di quota la temperatura  si stabilizzava e pur  continuando sempre  a piovere, la progressione diventava possibile.
Che dire, peccato non aver goduto del bel panorama che si intuiva  da quelle alture ,sul mare…ma tant’è.
E’ stato un allenamento con i controfiocchi  perché nove ore  e più di  pioggia  continua mi mancavano nell'esperienza di trailer. Un grande  test sia per i materiali che per la testa .
Siam partiti in tre amici e siam tutti  e tre  FINISCHER  tra le 9h e le 10h  di gara in condizioni veramente impegnative.
250  erano  gli iscritti; alla partenza  nel diluvio si son presentati meno di 210 e al traguardo ne sono arrivati 164.. con una  cinquantina di ritiri.
I numeri parlano da soli.
Gran suddisfa  come  son solito dire e un bel tassello in più verso …..

….il   TOR !!

domenica 22 marzo 2015

Trail dei due Monti Rivera di Almese(To) 22 Marzo 2015

Foto Trail2Monti 2015 Partenza/Arrivo
Foto Trail2Monti 2015 sul Percorso 1
Foto Trail2Monti 2015 sul Percorso 2
Foto Trail2Monti 2015 Premiazioni 1
Foto Trail2Monti 2015 Premiazioni 2
Foto Trail2Monti 2015 di Podoandando Ernesto Ceraulo

Classifica Trail2Monti 2015 22km
Classifica Trail2Monti 2015 11km
Sito Trail2Monti

Edizione 2014

Dal post su FB dell'OgreExtreme
Un trail due Monti che non tradisce le aspettative. Ottima organizzazione del Giò Rivera e de Gli Orchi Trailers che hanno addomesticato condizioni tracciato e meteo in maniera ottimale.
Gara Dura resa ancor più insidiosa dalla tanta neve nel tratto Musinè-Mon Curt con temperatura inoltre prossima allo 0.
Con un allenamento un po' così così, condizionato da uno stato influenzale nelle ultime settimane, mi batto con gente tosta e veramente forte. Sino a -3 km resisto in sesta posizione; dopo braccato da due fortissimi corridori che sui tratti di corsa pura mi "asfaltano" con un ritmo da veri stradisti mollo e arrivo al traguardo in 8^ posizione assoluta e 1° nella categoria V2.

Un solo rammarico: aver visto qualche trailer furbetto senza la dotazione obbligatoria. A me personalmente ... ma su in alto con il nevischio, la nebbia e le basse temperature anche una banalità che ti impone una sosta un po' prolungata può portare delle complicazioni. Speriamo in un cambio di atteggiamento di chi ancora non capisce.
Grazie a tutti per il bellissimo terzo tempo e premiazione conclusiva

Dal reportage dell'OgreDoctor
Domenica 22 marzo alle ore 8.30 195 trailers, 151 sulla gara lunga (22 km – 1500 d+) e 44 sul percorso corto (11 km – 800 d+) hanno sfidato il tempo inclemente e si sono dati battaglia all2 2°edizione del Trail dei 2 Monti e della Val Messa (Rivera di Almese – TO),
gara valida per il Campionato Trail UISP regionale, organizzata dall’Atletica Giò 22 di Rivera e dagli Orchi Trailers ASD di Rivoli.

Il tracciato mai banale,  alterna salite e discese tecniche, per veri specialisti dello skyrunning, reso ancora più insidioso dalla pioggia copiosa caduta durante tutta la settimana, ha raccolto la soddisfazione di tutti i partecipanti, infreddoliti, fradici ma sorridenti all'arrivo.
La competizione ha visto la vittoria sulla gara lunga maschile del portacolori della Atletica Giò 22 Rivera Papiro Luigi con il tempo spettacolare di 2.17.42, seguito dal compagno di squadra Gronchi Luca a soli due minuti di distacco.
Sul gradino più basso del podio si è piazzato Bracco Alfonso della Atletica Monterosa con il tempo di 2.22.36.
Per le donne prima piazza per l’inossidabile "Guardiaparco Volante" Raffaella  Miravalle che ha chiuso al 17° posto assoluto con il tempo di 2.44.11,  seguita dall’atleta della Valle D’Aosta Trailers Casse Lorena con il tempo di 2.50.27 e dall’atleta di casa Isabello Monica con il tempo di 3.18.23.
Nella gara corta si sono imposti Vinassa Fabrizio con il tempo di 1.17.49 e per le donne Belmondo Sandra, sesta assoluta con il tempo di 1.38.10.
L’Atletica Giò22 RIvera e gli Orchi Trailers danno appuntamento a tutti gli atleti alla prossima edizione, speriamo baciata da una giornata di sole primaverile.


Classifica 11km
Uomini
1. Vinassa Fabrizio - Atletica Moncenisio
2. Audisio Walter - Atletica venaria Reale
3. Minuz Maurizio - gio22 rivera
Donne
1. Belmondo Sandra - gio22 rivera
2. Viotti Giulia - gio22 rivera
3. Curatolo Federica - running Atletic Time

Classifica 22km
 Uomini
1 Papiro luigi - gio22 rivera
2 Gronchi Luca - giò22 rivera
3 Bracco Alfonso - Atletica Monterosa
Donne
1 Miravalle Raffaella - Atletica Monte Rosa
2 Casse Lorena - Atletica Susa
3 Isabello Monica - gio22 rivera

lunedì 16 marzo 2015

TRAIL DEI DUE MONTI 22 MARZO 2015


WWW.TRAIL2MONTI.IT  Gara di Trail Running

data : 22 Marzo 2015
distanza : 22km 1500D+  e 11km 800D+
luogo : Rivera di Almese (To) partenza ore : 8.30
Organizzazione Gli Orchi Trailers ASD e Giò 22 Rivera
iscrizioni aperte dal 1 Gennaio 2015

Online al link :
Iscrizioni Online

Con email a trail2monti@gmail.com scarica e compila il modulo iscrizione:
Modulo Iscrizione




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sabato 14 marzo 2015

Ultra Trail Trans Gran Canaria 2015 Isola Gran Canaria(Spagna) 7 Marzo 2015

Foto TransGranCanaria 2015
Sito TransGranCanaria

Dal racconto dell'OgreDoctor alla 125km

Transgrancanaria 2015 – Una Meta un Sueno – a Goal a Dream

Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
Silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
Contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
Di riandare i sempiterni calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
Di mirar queste valli? 
(Da Canto notturno di un pastore errante dell’Asia di G. Leopardi)

Ore 23.00 di venerdì 6 marzo 2015: è una luna solitaria e maestosa quella che risplende in alto nel cielo del Puerto de las Nieves nel comune di Agaete.
 La gara parte da qui nella costa nordoccidentale dell’isola di Gran Canaria, dove una volta, prima che la tormenta tropicale Delta, nel 2005, ne causasse il crollo, lasciando in piedi solo la parte di roccia sottostante, si poteva ammirare Il Dedo de Dios (o Roque Partido): un dito puntato verso il cielo.
Verso il cielo! Mi sembra un giusto modo di vedere le cose! Si parte, infatti, in salita e non si scherza per niente. 1200 metri di dislivello con sentieri tecnici e scivolosi, affrontati alla luce tremolante della frontale.
Immediatamente il gruppo si sgrana e dietro si fa il vuoto. I primi 10 km sono durissimi e non so in che posizione sono. Non lo saprò fino al giorno dopo, quando darò un’occhiata ai risultati, ma l’impressione in gara era giusta: il gruppo è diviso in due tronconi quasi speculari ed io viaggio più o meno nelle retrovie del primo.
Mantengo una velocità sostenibile intorno ai 5,4 km/h con punte vicino ai 6,7 km/h fino a Teror. Arrivo a questo ristoro in 10.07.38 percorrendo circa 56,4 km e 4615 metri di dislivello positivo. E’ grosso modo la distanza e il dislivello della Tre Rifugi Val Pellice che due anni prima avevo chiuso in 9.40 circa.
Alle 7.00 del mattino ero transitato per Fontanales da dove partiva la Advanced di 83 km e 4500 D+. Dopo poco vedo sfilare gli atleti davanti a velocità doppia, anzi tripla. Penso, per rassicurarmi un po’, che loro In fondo sono appena partiti, noi con il pettorale “blu” abbiamo già una nottata sulle gambe.
Con le luci del mattino il paesaggio diventa più famigliare e accogliente. Le case sono tutte più o meno simili, con il bianco dell’intonaco che si staglia nell’azzurro del cielo e i tetti piatti tipici dei paesi caldi.  Sono piccoli villaggi, barricados, così si chiamano.
Nei giorni immediatamente precedenti alla gara, con la famiglia ho potuto fare un giro dell’isola, che in un giorno, con la macchina, si può percorrere lungo tutta la sua circonferenza.  Ci siamo fermati a mangiare nella città Tunte e di Artenara, che scoprirò poi essere dei punti di ristoro.
 Inerpicandomi (i bambini mi perdoneranno) su per strade e tornanti di montagna, siamo arrivati fino a sotto il Roche Nublo e al Pico de las Nives, montagne che avrò la fortuna di ammirare da vicino, molto più vicino, durante la gara.
Da qui in avanti si comincia soffrire sul serio. Ci sono altri 1200 metri di dislivello secchi fino alla Cruz de Tejeda, una discesa di 500 metri e di nuovo una salita impegnativa di 700 metri di dislivello fino al Roche Nublo.
Mi rimane ancora un poco di fiato per fare una foto al picco. Passo al punto di controllo sotto la cima e via in direzione di Garanon, un campeggio di montagna a circa 1500 metri di quota con un ristoro finalmente degno di questo nome.
E’ il punto nodale della gara. Qui sono stati recapitati i pacchi con la materiale di ricambio e qui molti atleti decidono di abbandonare la gara.
Un po’ li capisco, soprattutto i “tapasciones” come il sottoscritto. All’85 km e con 6000 metri di dislivello nelle gambe, la fatica è qualcosa che si fa veramente tangibile. Lo si capisce dal fatto che si ha paura di sedersi, sapendo che probabilmente le gambe non ti consentiranno di alzarti nuovamente. I movimenti sono goffi e limitati all’indispensabile, soprattutto i piegamenti, che si traducono in una immediata stilettata ai quadricipiti.
Capisco un po’ meno i “top runner”, salvo quelli che hanno problemi seri con infortuni o problemi di salute. Abbandonare una competizione solo perché non si riesce ad esprimersi al massimo o a chiudere nelle prime posizioni, come si è abituati, non è un esempio di sportività in assoluto, né di “spirito trail” e non è nemmeno rispettoso per tutti quegli atleti che invece a dispetto della fatica cercano di portare a casa la gara con il solo obiettivo di essere “finisher”.
Ho mangiato poco fino a questo punto della gara. Non è che non ne avessi voglia o non ne capisca l’importanza, ma gli organizzatori hanno pensato bene di non servire la minestra, dispensata in un unico punto, ad Artenara al 35 km. Formaggio, salumi, pane, tutti alimenti, che in condizioni di fatica estrema sono difficili da masticare e deglutire. E così mi arrabatto con un po’ dei miei gel e un po’ di arance. Senza carboidrati il motore non funziona e peggio il nostro cervello, che da solo consuma il 15% delle risorse glicidiche, finisce per spegnersi.
A Garanon finalmente trovo la pasta e insieme mi faccio servire tre bellissime succulente patate! Come basta poco per essere contenti; è sufficiente avere una fame da lupo! Non mi cambio, proseguo con i vestiti con cui ho iniziato e con le medesime scarpe; le Cascadia sono proprio delle pantofole, anche se sulle superfici scivolose, rendono giustizia al nome che la casa produttrice le ha assegnato.
Mi rimane la salita al Pico Nieves e un'altra più breve per arrivare ad Arteara e poi gli ultimi 18 km all’arrivo. Riparto di buona lena e dopo la salita al picco, mi riporto su una velocità superiore ai 5 km/h che riesco a mantenere fino al penultimo ristoro. Sono passate ormai 22 ore e ho digerito circa 110 km e 8250 metri di dislivello positivo.
E’ fatta, penso, e invece da questo punto in avanti gli ultimi 18 km sono una corsa ad ostacoli, sentieri tecnici esposti, corsa in un canale pietroso, spiaggia….li possono amm…
La corsa lentamente, ma inesorabilmente diventa una camminata, l’obiettivo accarezzato di stare sotto la soglia delle 24 ore sfuma e mi accontento di arrivare alla fine.
La gara è stata estenuante, impegnativa dal primo all’ultimo chilometro.
Il vento caldo mi ha sferzato il viso per tutta la notte e il giorno successivo, portando con sé la sabbia dei sentieri alzata dai trailers.
Unica per l’atmosfera e gli ambienti attraversati così diversi da quelli a cui siamo solitamente abituati.
Certamente particolare come esperienza per la solitudine che l’ha caratterizzata.
E’ stato un lungo viaggio interiore, un momento speciale per ricaricarsi, per lasciare alle spalle un po’ delle ansie del mondo, degli inutili tormenti che caratterizzano il nostro quotidiano. Svuotarsi per ricominciare.
Nessuno con cui parlare, nessuno con cui condividere la fatica, i dubbi. Un lungo, lunghissimo soliloquio in compagnia di questa splendida luna che, lassù nel cielo, guarda silenziosa tutte le stranezze di questo mondo.
La mente vaga da un pensiero all’altro incessantemente, più veloce delle mie gambe. E’ già arrivata al traguardo, è già a casa con i mie bambini e mia moglie che mi seguono su Facebook, poi ritorna, è di nuovo con me, mi sostiene, mi incoraggia.
Le gambe sono stanche, pesanti, le spalle doloranti, segnate dallo sfregare dello zaino, ma lo spirito è forte, indomito, lo so, lo sento, anche questa volta mi porterà alla fine. Vai OgreDoctor!

lunedì 9 marzo 2015

Trail Autogestito ValsusaTrail Chiusa S.Michele(To) 7 Marzo 2015

Foto T.A, Valsusa Trail

Dal racconto dell'OrcoBee

La destinazione primaria stamattina era la bassa Val Sangone ma impegni vari ci hanno convinto a puntare verso chiusa San Michele per fare il tracciato del Valsusa Trail, ormai un classico dell’allenamento per molti di noi.
Il tracciato alle pendici della millenaria Sacra di San Michele,  è infatti un valido percorso di allenamento che alterna belle salite su mulattiere storiche, tratti in falsopiano corribili tra boschi, torrenti, radure e borgate. Il tutto ottimamente segnalato e manutenuto grazie al preziosissimo lavoro dei volontari capeggiati dal vulcanico e fortissimo Gabriele Abate, organizzatore della gara novembrina.
Siamo in 5 orchi in questa mattina di inizio marzo; oltre al sottoscritto  ci sono gli Orchi ; OrcoGreg,  OrcoFlyOrcoSherpaMazinga e Orco730
L’incognita di  oggi è data dall’esposizione prevalente a nord del tracciato, con il dubbio di dove e quanta neve troveremo.
Sperimentiamo l’ombra  sulla nostra pelle alla partenza del campo sportivo dove un'aria “frizzante” ci convince a partire il più in fretta possibile.
Decidiamo di salire dalla mulattiera che solitamente viene percorsa in gara in discesa.
In questo tratto si apprezza ancora di più la dedizione e la passione degli abitanti del luogo che hanno praticamente tirato a lucido ogni pietra della stessa.
Arrivati a Basinatto fa la sua comparsa la neve. Fortunatamente non è in quantità esagerata e soprattutto si presenta abbastanza  compatta, permettendoci  di procedere senza troppi problemi. Sbuchiamo poi al sole a Pian Pumè e poi su verso il Bennale, dove salutiamo l’OrcoMazinga che deve rientrare per  ritirare i chip per il www.Trail2Monti.it  del prossimo 22 marzo che noi  Orchi organizziamo insieme agli amici del Gio22 Rivera (non mancate!!!).
Noi proseguiamo in salita verso il Folatone e da li imbocchiamo la strada di discesa, fatta salva la risalita della “morte”, gli ultimi 50 metri d+ spezzafiato.
In verità in mezzo alla neve “ravaniamo” un po’,  ma poi trovata la strada di discesa ci divertiamo come bambini su bella neve compatta.
Ripassato il Basinatto e salutate le oche di Dorino, decidiamo di scendere nuovamente dalla mulattiera di salita che, finalmente dopo due edizioni della gara, riusciamo a gustare in versione asciutta.
Alla fine saranno circa 19 km di corsa e 1300 metri d+ in un ambiente familiare ma che riesce a presentarsi in maniera sempre diversa, grazie alle mille variabili che ci offre l’alternarsi delle stagioni.
Bella mezza giornata di sport  in compagnia, alla prossima!
W gli orchi!!

martedì 3 marzo 2015

SciAlpinismo e Ciaspole Cima delle Liste o Gardetta ValGermanasca Praly(To) 1 Marzo 2015

Foto Scialpinsmo Ciaspole Cima delle Liste

dal racconto dell'OrcoBee
Cima delle Liste o Gardetta ValGermanasca
Partenza: Frazione Indiritti di Praly

Dislivello 1.100 metri circa 
Stavolta siamo in val Germanasca con gli amici Orco730 e OrcoCamola, abbiamo racchette e sci per salire la Cima delle Liste, sopra Praly a quota 2740 metri partendo dalla bella borgata di Indiritti, sulla destra orografica della valle.
A noi Orchi  piace così: neve libera da impianti e lontana dalla confusione che regna in altre località più note e blasonate. Siamo ad Indiritti alle 9:30, in una giornata che si presenta abbastanza grigia. Fortunatamente però gli spazi di azzurro si aprono man mano che passano i minuti. Di solito questa è una gita abbastanza frequentata, ma non oggi. Insieme a noi solo un altro gruppetto di 7-8 persone che salgono con lo snowboard. Vedo per la prima volta la moderna versione di questi attrezzi: divisi longitudinalmente  in due per la salita e poi uniti per scendere.
La nostra idea è di prendercela con calma, a mo' di gita domenicale; poi il ritmo Orco prende piede e ci si trova  a stantuffare su per la salita, sempre bella tosta, ed arrivare in cima dopo 2h 30 circa, percorrendo ampi tratti privi di traccia.
In cima il vento ci sferza con folate gelide, il tempo di una veloce foto e poi giù, “dritto per dritto” su una bella e abbondante neve, solo un po' più pesante in basso, dove il caldo comincia a farsi sentire. D'inverno si scende in fretta, i gradi di libertà aumentano, non è obbligatorio seguire un sentiero ma ci si può creare una propria via, regalando  una fugace ma appagante sensazione di libertà.
Nel frattempo il primo sole marzolino ha cominciato a scaldare, ci fermiamo un po' di più per mangiare qualcosa e godercelo almeno un po'.
Siamo alla macchina abbastanza presto e decidiamo di incamminarci sulla strada del ritorno, per anticipare il rientro degli sciatori dalle località più a monte. Forse però anticipiamo troppo e siamo puniti con uno stop forzato in quel di Perrero, dove stiamo n coda una ventina di minuti per permettere la sfilata di un Carnevale di paese, ...non proprio paragonabile a Viareggio.
Ma la gente sembra divertita e noi abbiamo ancora in corpo la calma serafica dataci da una bella giornata in compagnia.
Buon divertimento anche a voi  quindi. A noi sono bastati aria, sole e neve che ci sono stati regalati con generosità dalla montagna!

W la montagna! W gli orchi